Il berlinese John Heartfield è stato un protagonista della Storia della Fotografia. Con Marinus (Jacob Kjeldgaard, 1884-1964, danese di nascita), negli anni Trenta, ha interpretato magistralmente il fotomontaggio politico. È nato il 19 giugno 1891.

John Heartfield - Adolf il superuomo ingoia oro e vomita sciocchezze (1932)
John Heartfield – Nel 1932, un anno prima della salita al potere di Hitler, l’allegoria “Adolf il superuomo ingoia oro e vomita sciocchezze” illustra l’esofago del futuro dittatore come una radiografia: a indicare che la colonna portante del nazismo è il capitalismo, una parte dello stomaco è già piena di monete.

Con John Heartfield (e Marinus, in Francia), il fotomontaggio politico ha raggiunto il proprio apice espressivo. Nel 1930, iniziò a realizzarne per il settimanale del lavoratore AIZ – Arbeiter Illustrierte Zeitung. È stato il creatore di fotomontaggi che hanno composto un vero e proprio sorprendente repertorio di immagini.

John Heartfield - Hitler burattino degli industriali (AIZ, 10 agosto 1933)
John Heartfield – Copertina di “AIZ”, del 10 agosto 1933: Hitler burattino degli industriali.

Non solo la politica del nazional-socialismo è stata osservata e aspramente criticata, ma tutti i protagonisti della scena politica del tempo sono stati rappresentati nella propria nudità esplicita: da Hitler a Mussolini, a Stalin (e relativi entourage), tutti subdoli manipolatori su un precario scacchiere internazionale, che appunto approdò a una terribile e devastante Guerra mondiale.

John Heartfield - Hitler allo specchio (AIZ, 28 agosto 1933)
John Heartfield – Copertina di “AIZ”, del 28 agosto 1933: Hitler allo specchio.

Nei propri fotomontaggi, in forma di raffinati collage, John Heartfield ha spesso introdotto celebri dipinti, a volte reinterpretati in chiave d’attualità: fantastiche modernizzazioni di antiche visioni. In ogni caso, la sua satira ha sottilmente informato, offrendo ai lettori analisi politiche secche e dirette.

John Heartfield - Mimikri (8 aprile 1934)
John Heartfield – Destinato alla copertina di “AIZ”, dell’8 aprile 1934, l’ironico “Mimica” pone l’accento sulla ricerca del consenso delle masse, nonostante la loro totale esclusione dalla vita politica. Per attirare i lavoratori contrari alle idee nazionalsocialiste, Josef Göbbels cerca di mascherare il Führer con la barba di Marx.

Diciamo che i fotomontaggi politici di John Heartfield (e di Marinus, accostati per evidenti comunità di intenti) rappresentano l’anticamera dell’attuale satira politica disegnata: hanno avuto le medesime finalità e sono arrivati al pubblico con la stessa travolgente immediatezza.