Attualmente noto come editore di spicco nel panorama italiano, Enzo Sellerio è stato un fotogiornalista competente. Fotografo concentrato, ha raccontato in maniera mirabile la Sicilia degli anni Cinquanta-Sessanta. È mancato il 22 febbraio 2012.
Chi non ha in casa un libro pubblicato da Sellerio Editore Palermo? Siamo convinti, nessuno. Infatti, dal 1969, anno di fondazione, quando Enzo Sellerio e la moglie Elvira Giorgianni crearono la straordinaria casa editrice, sono stati pubblicati titoli e autori di grande valore, tra i quali spiccano le personalità di Andrea Camilleri e Gesualdo Bufalino.
Prima di questa (attuale) personalità pubblica, Enzo Sellerio è stato un bravo e attento fotografo che, a cavallo degli anni Sessanta, ha raccontato in maniera esemplare e ammirevole la realtà siciliana, a lui ben nota e conosciuta. A perenne memoria, rimangono consistenti raccolte monografiche, che hanno lodevolmente ordinato e presentato la sua fotografia del vero e dal vero, che compone i tratti di una individualità d’autore fuori dal comune.
Nel 1996, quando l’editore friulano Art& pubblicò Enzo Sellerio. Fotografo in Sicilia, lui stesso la definì «Non una summa delle cose di Sicilia, ma una raccolta di esperienze personali». E in questa breve affermazione, nella propria sostanza lapidaria, sta la chiave di interpretazione di una fotografia che appartiene al consistente capitolo delle immagini del vero e dal vero riprese senza temi apparenti, realizzate per volontà individuale, estranee a committenze e incarichi. Insomma, una fotografia di strada, che accompagna il camminare senza meta (apparente), ma con la sola concentrata voglia di vedere, oltre il semplice guardare: e raccontare… per condividere.
Per quanto il soggetto esplicito e dichiarato delle interpretazioni di Enzo Sellerio sia stata sempre e soltanto la Sicilia, a una fotografia ne è seguita un’altra, «per accumulazione spontanea» (testuale da un suo incontro pubblico): fino a comporre un corpus di immagini cresciuto biologicamente seguendo un disegno preordinato.