Nel corso del 1998 e dintorni, Apple realizzò una serie di annunci istituzionali basati sulla personalità di Ansel Adams.

Ansel Adams - Apple Poster
Impaginato in annunci pubblicitari e poster da vetrina (come questo), nella seconda metà degli anni Novanta, un ritratto di Ansel Adams con Horseman 450 ha visualizzato l’headline Think different. di Apple.

Un conosciuto ritratto di Ansel Adams (1902-1984) venne impaginato in modo da essere usato in tempi diversi, comunque sia aderenti alla campagna Think different., che caratterizzò il ritorno ai vertici Apple di Steve Jobs (1955-2011): riferita agli avveniristici computer PowerBook G3 e iMac (agenzia TBWA\Chiat\Day, di Los Angeles; direzione creativa di Lee Clow).

Al pari di altre prestigiose testimonianze, il soggetto Ansel Adams fu impaginato in una serie di poster per punto vendita e in forma di pagina pubblicitaria, destinata a periodici statunitensi (nel cui ambito, certifichiamo la quarta di copertina dell’edizione speciale di Life della primavera 1998, nella quale furono riunite le fotografie segnalate alla selezione dei Primi Annual Alfred Eisenstaedt Awards, definita per l’appunto The Eisie Issue).

In entrambi i casi, nessuna sovrapposizione di testi a commento, se non l’headline Think different. (alla lettera “pensa diverso”, in una sgrammaticatura volontaria indirizzata a qualcosa di più: guardare con una nuova visione), che in quei tempi definiva la filosofia Apple, in combinazione con il riconosciuto logotipo aziendale: la celebre mela multicolore, ben evidente nelle composizioni fotografiche rigorosamente bianconero.

Ansel Adams - Apple Annuncio
Annuncio Ansel Adams della campagna Think different. di Apple apparso sull’edizione speciale The Eisie Issue di Life, della primavera 1998.

Dal nostro punto di vista mirato, due ipotesi: omaggio a un protagonista della fotografia, oppure testimonianza finalizzata di un protagonista della fotografia (mancato nel 1984, a ottantadue anni). In ogni caso, dietrologie a parte, cataloghiamo questa combinazione nell’ampio capitolo delle presenze della fotografia esterne al proprio ambito originario.

Il ritratto di Ansel Adams utilizzato dalla comunicazione Apple raffigura il celebrato autore dietro un apparecchio a banco ottico, stabilmente fissato su treppiedi. Questo è terreno nostro: per quanto il flessibile che Ansel Adams impugna sia sostanzialmente generico, l’apparecchio a banco ottico è presto riconosciuto. Si tratta dell’originaria Horseman 450, sul mercato internazionale dalla fine degli anni Settanta. Ricordiamo che fu la prima non Sinar a proporre la rotazione di basculaggio attorno l’asse orizzontale giacente sul piano focale.

Ansel Adams - Time Magazine (3 settembre 1979)
Ritratto analogo a quello utilizzato da Apple: Ansel Adams / The Master Eye in copertina di Time Magazine, del 3 settembre 1979.

Questa di Ansel Adams è comunque una Horseman 450 un poco particolare. Anzitutto, sul corpo anteriore è stato aggiunto un supporto porta accessori. Quindi, l’obiettivo non è montato su una piastra originaria Horseman (compatibile Sinar), bensì su una piastra porta obiettivi di altro sistema, adattata in modo palesemente artigianale. L’obiettivo di ripresa non è riconoscibile, ma l’otturatore è evidente: Compur numero 1. In tale abbinamento obiettivo-otturatore, sul formato di ripresa 4×5 pollici la focale non dovrebbe essere corta; diciamo, almeno da 180 a 210mm.

Anni prima della datazione dei soggetti Apple, un ritratto analogo, questa volta a colori, fu pubblicato sulla copertina del numero del 3 settembre 1979 di Time Magazine: richiamo a un articolo sul definito The Master Eye. L’abbigliamento di Ansel Adams è diverso, completato per l’occasione con il caratteristico Stetson bianco, ma la postura è sostanzialmente coincidente.