Davide Esposito: tra il cielo e l’isola di “Blue Amnesia”
Chiudo gli occhi e mi immergo nel blu. Mi sento librare tra le onde dell’acqua senza dover chiudere le palpebre. Sento la morbidezza della forma che accoglie e avvolge lo spazio definito dell’immagine. Non è tuttavia, il limite a prevalere. Bensì è l’infinito, e l’esperienza di un colore che per il fotografo rappresenta un’emozione, una sensazione, anche una città. Capri.