Organizzata da Ryuichi Watanabe di New Old Camera, la serata con Maurizio Galimberti è stata un successo. Dopo una chiacchierata di introduzione, il fotografo ha effettuato una performance eseguendo uno dei suoi ritratti scomposti con Polaroid.

Ieri presso il Grand Hotel de Milan si è svolto un incontro dedicato all’Instant Artist. Come sempre vulcanico e incontenibile, Maurizio Galimberti si è raccontato a tutto tondo, incalzato dall’amico Maurizio Garofalo. Dagli esordi alla scomparsa della Polaroid, con l’inevitabile conseguenza di dover reperire la pellicola ormai dismessa con un viaggio negli Stati Uniti d’America e una trattativa con B&H -storico negozio Newyorkese- che non voleva vendergli una quantità di pellicole con un valore di 160.000 dollari.

Dopo una breve introduzione dell’organizzatore e padrone di casa Ryuichi Watanabe il fotografo ha rispostoper un’ora alle domande di Maurizio Garofalo, con la semplicità e la schiettezza che lo contraddistingue, senza censure e senza troppi giri di parole. Il fotografo ha poi deliziato il numeroso pubblico ritraendo Ryuichi Watanabe con la sua famosa tecnica con Polaroid, pellicole Impossible.

Tra il pubblico presenti colleghi e addetti ai lavori. Segnaliamo ovviamente il direttore di FOTOgraphia Maurizio Rebuzzini, in compagnia di Monica SilvaSettimio Benedusi, Paola Riccardi, Gerardo Bonomo e tanti altri. Anche Giorgio Galimberti, figlio di Maurizio ha voluto partecipare, facendo anche da assistente al padre durante la performance.

Per i pochi fortunati, la serata si è conclusa con la cena di rito nel ristorante di via Rovello, nella via di un ingresso del celebre New Old Camera, dell’amico Ryuichi Watanabe, artefice di queste splendide serate fotografiche milanesi.