Fotografo statunitense, pittore, designer e curatore, lussemburghese di nascita, Edward Steichen ha lasciato una profonda traccia nella fotografia del Novecento. È mancato il 25 marzo 1973.

Edward Steichen - The Pond-Moonlight (1904)
Edward Steichen – The Pond-Moonlight (1904).

Con orgoglio, il Lussemburgo ha celebrato la personalità di Edward Steichen, nato a Bivange (Béiweng), piccolo comune a sud del paese, il 27 marzo 1879, con due emissioni filateliche: una personale, del 16 marzo 2004, nel centoventicinquesimo dalla nascita; l’altra riservata alla celebrazione della mostra The Family of Man, che Edward Steichen organizzò, come direttore del dipartimento fotografico del MoMA (Museum of Modern Art), di New York, nel 1955, con allestimento originario dal ventiquattro gennaio all’otto maggio.

Edward Steichen - The Flatiron Building, New York (1905)
Edward Steichen – The Flatiron Building, New York (1905).

Per quanto legittimo, il doppio omaggio rende merito soltanto all’ufficialità della nascita. Perché Edward Steichen, emigrato negli Stati Uniti con la famiglia, nel 1881, a due anni, è a tutti gli effetti esponente della cultura americana, con cittadinanza acquisita nel 1900, una volta raggiunta la maggiore età.

Edward Steichen - Martha Graham (1931)
Edward Steichen – Martha Graham (1931).

Tanto che la sua personalità dipende in larga misura proprio dalla mostra epocale The Family of Man, appena richiamata, che a dieci anni dalla fine della Seconda guerra mondiale rappresentò come gli Stati Uniti osservavano l’esistenza quotidiana nel pianeta: documento sociale, che ha esteso la propria concezione avanti nei decenni.

Edward Steichen - Leslie Howard (1932)
Edward Steichen – Leslie Howard (1932).

Avvicinatosi all’arte e alla fotografia appena conclusi i tempi canonici dell’istruzione formale di base, Edward Steichen fu presto influenzato dalla pittura impressionista, in particolare da Claude Monet, e dalla fotografia simbolista statunitense di inizio Novecento di Clarence H. White (1871-1925). Proprio questo autorevole e ascoltato esponente della cultura fotografica del tempo favorì l’affermazione del giovane Edward Steichen: lo presentò a Alfred Stieglitz, che acquistò subito tre sue fotografie.

Vicino alle visioni pittorialiste inglesi, con adesione all’autorevole confraternita The Linked Ring (The Brotherhood of the Linked Ring), nel 1902, Edward Steichen fondò con Alfred Stieglitz il gruppo Photo-Secession, al quale aderirono subito esponenti di spicco della fotografia statunitense di inizio Novecento: Gertrude Käsebier, Clarence H. White, Alvin Langdon Coburn, Frank Eugene, Anne Brigman, Alice Boughton e Joseph T. Keiley.

Edward Steichen - Greta Garbo (1929)
Edward Steichen – Greta Garbo (1929).

Oltre la creazione della celebrata galleria 291, sulla Fifth Avenue, di New York, da questa comunità di intenti prese vita il periodico Camera Work (dal 1903), che si proponeva di «dare nuovo spunto al pittorialismo verso nuovi confini e presentare immagini non solo del gruppo e non necessariamente americane». Che si trattasse di una rivista di straordinaria eleganza e raffinatezza lo si capisce se si pensa che nelle cinquanta pagine di cui era composto ciascun fascicolo trovavano spazio dalle dieci alle quattordici riproduzioni a piena pagina del o degli autori presi in considerazione, accompagnati da articoli di estetica e di politica culturale di più ampio respiro. Anche la grafica era molto curata: il logotipo della testata fu disegnato dallo stesso Edward Steichen, tenendo presente l’esperienza estetica dell’Art Nouveau viennese.

Edward Steichen - Gloria Swanson (1924)
Edward Steichen – Gloria Swanson (1924).

In seguito, dopo aver soggiornato a lungo in Europa, operando anche come agente della fotografia statunitense, Edward Steichen modificò le proprie concezioni fotografiche, avvicinandosi al fotogiornalismo e impegnandosi anche in ruoli integrativi del solo impegno d’autore. Per esempio, dal 1923, a capo dei servizi fotografici delle Condé Nast Publications, ha stabilito nuovi standard dell’utilizzo giornalistico della fotografia.

Edward Steichen - The Family of Man (1955)
Edward Steichen – The Family of Man (1955).

Durante la Seconda guerra mondiale, Edward Steichen guidò la documentazione fotografica della marina. Nel 1947, ha abbandonato la propria fotografia e ha assunto la direzione del dipartimento fotografico del MoMA (Museum of Modern Art), di New York, per il quale ha organizzato numerose mostre, tra le quali si conteggia il ritratto collettivo del pianeta The Family of Man, del 1955: 503 fotografie di 273 fotografi (non solo professionisti) provenienti da 68 paesi.

Nel 1969, in occasione del suo novantesimo compleanno, Edward Steichen espresse una rilevazione fondante, a celebrazione di una vita: «Missione della fotografia è spiegare l’Uomo all’Uomo, e ogni Uomo a se stesso».