Celebrato ed esaltato protagonista della Storia della Fotografia, che ha lasciato una traccia indelebile nel percorso del suo linguaggio espressivo, Edward Weston è nato il 24 marzo 1886.

Edward Weston - Nude (1936)
Edward Weston – Nude (1936).

Riprendendo dal titolo di una convincente monografia pubblicata dall’inglese Thames & Hudson, nel 1995, immediatamente successiva l’originaria francese delle Editions du Seuil, sottolineiamo e ribadiamo la pertinente sintesi di Forme della passione / Passione delle forme, che definisce esattamente la fotografia di Edward Weston, con tragitto di andata-e-ritorno, senza alcuna soluzione di continuità.

Edward Weston - Nude (1934)
Edward Weston – Nude (1934).

Questa sintesi decifra i temi ricercati e investigati da Edward Weston nel suo cammino di pura fotografia, estranea a qualsivoglia altro contenuto espressivo o significato recondito: dai nudi ai paesaggi, attraverso una galleria di ritratti e “oggetti dalla vita quotidiana” (dai suoi famosi peperoni ai giocattoli indigeni, a utensili e arnesi di uso comune, trasformati in icone surrealiste e postmoderne).

Edward Weston - White Radish (1933)
Edward Weston e Sonya Noskowiak – White Radish (1933).

A differenza di altra fotografia del primo Novecento (e anche precedente e poi successiva), a partire da quella umanista di Lewis W. Hine e Jacob A. Riis, tanto per limitare i richiami al minimo possibile, la fotografia di Edward Weston è, ed è stata, l’espressione di una ricerca ostinata di purezza esteriore e apparente: nelle forme compositive, nella rigorosa inquadratura, così come nella perfezione quasi maniacale dell’immagine in se stessa e per se stessa. I soggetti sono soprattutto (soltanto?) pretesto necessario per esprimere metafore visive degli elementi stessi della natura.

Edward Weston - Horse KB Dude Ranch (1938)
Edward Weston – Horse, KB Dude Ranch (1938).

Edward Weston è stato un esteta dell’immagine fotografica. Al pari di altri autori del proprio tempo (statunitense), tra i quali si conteggiano anche Ansel Adams e Alfred Stieglitz, si è svagato con asettici stilemi del “bello”. Le sue immagini sono ben realizzate, ma non pongono interrogativi, richiamano solo applausi.

Edward Weston - Saguaro (1941)
Edward Weston – Saguaro (1941).

Le fotografie di Edward Weston trattano di paesaggi desolati, vecchie auto, fattorie vuote, pianure accecanti; si esprimono per e con linee, ombre, bianco, nero, grigio; nella composizione, tutto è ben sistemato nell’ordine delle cose. La realtà c’è, ma non si vede. Si vedono segni di ciò che per molti è arte. Tutto appare semplice, niente è naturale, o forse troppo. L’astrazione diventa l’opera. Il pittorialismo sonnecchia in ogni immagine e si spinge fino a mostrare una versione della vita come fenomeno armonico con l’artista che la rifugge.

Edward Weston - Dunes Oceano (1936)
Edward Weston – Dunes, Oceano (1936).

Descritto con nitidezza assoluta, che sottolinea l’entità stessa della materia e le sensazioni che è capace di trasmettere (forse), ogni dettaglio di Edward Weston concorre a definire l’idea di perfezione sterilizzata dell’autore.