Attualmente noto come editore di spicco nel panorama italiano, Enzo Sellerio è stato un fotogiornalista competente. Fotografo concentrato, ha raccontato in maniera mirabile la Sicilia degli anni Cinquanta-Sessanta. È mancato il 22 febbraio 2012.

Enzo Sellerio - Palermo Quartiere della Kalsa, bambini giocano alla fucilazione (2 novembre 1960)
Enzo Sellerio – Palermo Quartiere della Kalsa, bambini giocano alla fucilazione con le armi giocattolo ricevute in dono nel giorno dei Morti (2 novembre 1960).

Chi non ha in casa un libro pubblicato da Sellerio Editore Palermo? Siamo convinti, nessuno. Infatti, dal 1969, anno di fondazione, quando Enzo Sellerio e la moglie Elvira Giorgianni crearono la straordinaria casa editrice, sono stati pubblicati titoli e autori di grande valore, tra i quali spiccano le personalità di Andrea Camilleri e Gesualdo Bufalino.

Prima di questa (attuale) personalità pubblica, Enzo Sellerio è stato un bravo e attento fotografo che, a cavallo degli anni Sessanta, ha raccontato in maniera esemplare e ammirevole la realtà siciliana, a lui ben nota e conosciuta. A perenne memoria, rimangono consistenti raccolte monografiche, che hanno lodevolmente ordinato e presentato la sua fotografia del vero e dal vero, che compone i tratti di una individualità d’autore fuori dal comune.

Nel 1996, quando l’editore friulano Art& pubblicò Enzo Sellerio. Fotografo in Sicilia, lui stesso la definì «Non una summa delle cose di Sicilia, ma una raccolta di esperienze personali». E in questa breve affermazione, nella propria sostanza lapidaria, sta la chiave di interpretazione di una fotografia che appartiene al consistente capitolo delle immagini del vero e dal vero riprese senza temi apparenti, realizzate per volontà individuale, estranee a committenze e incarichi. Insomma, una fotografia di strada, che accompagna il camminare senza meta (apparente), ma con la sola concentrata voglia di vedere, oltre il semplice guardare: e raccontare… per condividere.

Per quanto il soggetto esplicito e dichiarato delle interpretazioni di Enzo Sellerio sia stata sempre e soltanto la Sicilia, a una fotografia ne è seguita un’altra, «per accumulazione spontanea» (testuale da un suo incontro pubblico): fino a comporre un corpus di immagini cresciuto biologicamente seguendo un disegno preordinato.