Fotografo del movimento, mancato il 15 maggio 1904, il francese Étienne-Jules Marey ha agito sia nella ripresa fotografica, sia nella progettazione e costruzione di sistemi adatti alla registrazione fotografica del moto rapido di uomini e animali.

Étienne-Jules Marey - Salto con l’asta (1880c)
Étienne-Jules Marey – Salto con l’asta (1880 circa).

Curiosamente, l’anagrafe di Étienne-Jules Marey coincide con quella di Eadweard Muybridge (per l’appunto, 1830-1904), accreditato caposcuola della fotografia del movimento, entro la quale ha agito nel secondo Ottocento.

Étienne-Jules Marey - Camminando (1883)
Étienne-Jules Marey – Camminando (1883).

In realtà, per Étienne-Jules Marey la fotografia non è mai stata un fine, ma un mezzo. Non era un fotografo; piuttosto, finalizzò la ripresa fotografica del movimento ai suoi studi sulla fisiologia, ai tempi, una scienza relativamente nuova del corpo umano. Quindi, va rilevato che, per quanto compreso nella Storia della Fotografia, Étienne-Jules Marey si dedicò soprattutto ad analizzare le leggi che governavano i movimenti del corpo di uomini e animali.

Étienne-Jules Marey - Volo di un pellicano (1882)
Étienne-Jules Marey – Volo di un pellicano (1882).

Per i suoi studi, Étienne-Jules Marey progettò e costruì anche apparati fotografici finalizzati. Soprattutto va ricordato il fotofucile per riprendere in sequenza rapida il volo degli uccelli, realizzato nel 1882. In assenza di pellicola flessibile, utilizzò una lastra sensibile circolare di vetro con dodici fotogrammi. Cuore dell’apparato era un otturatore con tempo breve di 1/720 di secondo e motore a orologeria.

Étienne-Jules Marey - Fotofucile (1882)
Étienne-Jules Marey – Fotofucile (1882).

Comunque, indipendentemente dalle intenzioni originarie, la fotografia del movimento, di Étienne-Jules Marey, compone i tratti di una vicenda fotografica particolarmente efficace e degna della massima attenzione. Anche storica, anche visuale, anche estetica.