Emessa il 10 luglio 1999, Les œuvres des grands photographes français è una serie di sei valori filatelici con i quali la Francia ha celebrato suoi autori storici. I francobolli sono disponibili in valori singoli e riuniti in un Booklet introdotto da un richiamo forte ai due pionieri della Fotografia: Joseph Nicéphore Niépce (1765-1833), al quale si accredita la prima “fotografia” della Storia (Veduta dalla finestra di Gras, del 1826-1827), e Louis Jacques Mandé Daguerre (1787-1851), dal cui dagherrotipo si conteggia la nascita ufficiale della fotografia (1839).

Il Booklet è comprensivo di note di presentazione dei singoli autori.

Francobollo Francia Grands photographes Français 10 luglio 1999 Booklet
Booklet che riunisce i sei autori francesi celebrati dall’emissione filatelica Les œuvres des grands photographes français, emessa il 10 luglio 1999: con doveroso accompagnamento dei pionieri e inventori della fotografia Joseph Nicéphore Niépce e Louis Jacques Mandé Daguerre.

Robert Doisneau. Nato a Gentilly, nel 1912, riceve una formazione da litografo, che educa il proprio occhio a pensare l’immagine. Munito di un apparecchio fotografico inizialmente preso in prestito, Doisneau capta la vita che lo circonda. Mostra il quotidiano con grande rispetto e approfitta di ogni occasione per esprimere, attraverso i propri scatti, un vibrante omaggio alla classe popolare. Questo cantore della vita conosce un successo internazionale.

Brassaï (Gyula Halász). Nato a Brasso, Transilvania, nel 1899, Brassaï studia pittura all’Accademia di Belle Arti. La vita parigina lo seduce. Aspira a rappresentare la vita notturna della capitale con il proprio mistero. Spinto dal desiderio di verità e autenticità, scatta parecchi negativi e diventa così fotografo. Questo osservatore vigile, questo testimone dell’insolito, è lo storico di un’epoca, senza venirne inghiottito.

Jacques-Henri Lartigue. Nato a Courbevoie, nel 1894, Lartigue fotografa dalla più tenera età con animo dilettantesco e appassionato tutto ciò che lo affascina e entusiasma. Insaziabile collezionista, traccia annotazioni e disegni a margine delle stampe, dando così vita a veri e propri album di memorie. Lartigue, esposto soprattutto a Parigi e New York, è noto in tutto il mondo.

Henri Cartier-Bresson. Viaggiatore instancabile, Henri Cartier-Bresson, nato il 22 agosto 1908, a Chanteloup, si dedica inizialmente alla pittura, studia letteratura e scopre molto presto la fotografia. La sua vasta produzione rivela immagini che testimoniano di ogni paese. Potente nel reale, attraverso i propri reportage fotografici offre autentici atti d’amore.

Jean Eugène Auguste Atget. Nato a Libourne, nel 1857, Atget sogna il teatro e la pittura, ma la vita andrà diversamente, poiché, percorrendo in lungo e in largo le strade di Parigi zavorrato da una ventina di chili di materiale fotografico, catturerà il pittoresco, il dettaglio insolito. Tecnica e humour primeggiano allo scopo di rendere il bello o il brutto. Questo “forzato dell’obiettivo”, amante di sogni e di libertà, se appartiene al Diciannovesimo secolo per la propria tecnica, ottiene il suffragio del Ventesimo secolo.

Nadar (Gaspard-Félix Tournachon). Amante della letteratura, scrittore fecondo, caricaturista magistrale, Tournachon-Nadar, nato a Parigi, nel 1820, usava scattare fotografie dei propri modelli per non separarsi da loro, introducendo in fotografia l’arte del ritratto. Nel 1858, realizza con successo la prima fotografia aerea e successivamente mette a punto un sistema di illuminazione artificiale. Fotografa così anche catacombe e condotte fognarie. Nadar ha saputo tramutare in Arte ciò che era soltanto una tecnica.