Straordinario fotografo del secondo Novecento, che ha diviso la critica e il gradimento in fazioni contrapposte -inviolabilmente pro e irrimediabilmente contro, senza mediazioni-, Helmut Newton è mancato il 23 gennaio 2004, a ottantaquattro anni.

Helmut Newton - Autoritratto con modella e Alice Springs (Vogue Studio, Parigi; 1981)
Helmut Newton – Autoritratto con modella e Alice Springs, sua moglie (Vogue Studio, Parigi; 1981).

Il 2004 è stato classificato come anno terribilis per la fotografia d’autore. Oltre i sentimenti e le vicende individuali, nel corso dell’anno sono venute a mancare significative figure della fotografia. Senza stabilire scale di valori, in ordine temporale, non possiamo ignorare, le personalità di Francesco Scavullo (mancato il 6 gennaio, a ottantatré anni), Henri Cartier-Bresson (3 agosto, a novantasei anni), Carl Mydans (16 agosto, a novantasette anni), Eddie Adams (18 settembre, a settantuno anni), Richard Avedon (Primo ottobre, a ottantuno anni), George Silk (23 ottobre, a ottantotto anni), e Susan Sontag (28 dicembre, a settantuno anni).

A questi, si aggiunge Helmut Newton, mancato il 23 gennaio, a West Hollywood, a ottantatré anni.

In assoluto: la fotografia di moda di Helmut Newton è stata definita da un’esplosiva formula di sesso e drammaticità teatrale, che -con ambiguità- ha sfiorato il paradosso e l’ironia. Singole immagini come mini-storie, sintetiche e perfettamente concluse, sono la caratteristica peculiare di un lungo tragitto fotografico di invenzione libera e sfrenata.

A completamento, segnaliamo un aspetto poco noto della personalità fotografica di Helmut Newton, raccolto e riunito in una mostra a tema esposta alla Galleria Carla Sozzani, di Milano, nell’estate 2003. Yellow Press rivelò il particolare interesse di Helmut Newton per la fotografia giudiziaria, in relazione alla quale -in quella occasione- ribadì la propria capacità di abile narratore per immagini. Per anni, Helmut Newton ha ritagliato dai quotidiani e dalle riviste specializzate, come True Crimes e True Detective, le fotografie di eventi violenti, che spesso lo hanno ispirato per la messa in scena dei propri servizi di moda.

Inoltre, nel novembre 2002, Paris Match lo incaricò di seguire il processo che si stava svolgendo a Monaco contro Ted Maher, accusato di aver assassinato il banchiere Edmond Safra e la sua infermiera. Quei ritagli, conservati in un cassetto e interpretati, e la cronaca dei personaggi del processo hanno dato vita a un lavoro inquietante, confessione dell’interesse di Helmut Newton per i lati oscuri della personalità.