Funzione del fissaggio è quella di rendere solubili i sali di argento non anneriti con lo sviluppo. Questo importante passaggio serve a preservare le fotografie dalla luce che altrimenti continuerebbe il proprio processo di annerimento.

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L’ammonio tiosolfato, che meglio agisce sulle pellicole moderne rispetto al classico iposolfito di sodio, è alla base del fissaggio alcalino TF-3 (© Sergio Marcelli).

Una soluzione di fissaggio poco energica non riesce però a sciogliere completamente i sali di argento che così continuano il processo di ossidazione. Mentre un fissaggio esausto o prolungato entra in profondità nell’emulsione ed a quel punto non viene più rimosso neppure con un lavaggio di ore, e con il tempo è causa di macchie irreversibili. La ragione per cui in passato è entrato in uso acidificare l’arresto, tanto da neutralizzare lo sviluppo alcalino, deriva appunto dalla necessità di mantenere pulito il fissaggio. Ciò nonostante da tempo si usa acidificare anche il fissaggio, con risultati che, tuttavia, sono stati scoperti essere non così vantaggiosi. Innanzitutto la durata del trattamento va protratta, aumentando il rischio di macchie, secondariamente il pH acido non è certamente benefico sulla gelatina molle, infine il lavaggio diventa più lungo e complesso.

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Nel celebre sviluppo ABC di Weston, per mantenere le qualità tannanti del pirogallolo. è necessario completare il trattamento con un fissaggio alcalino.

Sulla base di queste osservazioni da alcuni anni sono tornate all’attenzione alcune formule di fissaggio alcalino, snobbate delle più note case fotografiche, ma prodotte in confezione concentrata da piccole aziende come la Photographer’s Formulary del Montana, o la nostrana di B-Work.
In un fissaggio alcalino, l’aggiunta di un acido causa la precipitazione dello zolfo, sicché l’arresto va fatto in semplice acqua corrente, per un minuto. Usato nei trattamenti alla pirocatechina o al pirogallolo permette inoltre la formazione dell’immagine secondaria spesso apprezzata in fotografia per correggere i contrasti della negativa.
Nella stampa può essere sostituito dal classico fissaggio neutro, composto da solo iposolfito disciolto in acqua. Utilizzato freschissimo, con la nota tecnica del doppio fissaggio, come secondo bagno, diventa indispensabile per certi viraggi conservativi.

Distributori italiani
Photographer’s Formulary
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