“Voglio fotografare donne provenienti da ogni paese del mondo, per dimostrare che la bellezza è ovunque. Il mio progetto è raccontare la diversità attraverso i ritratti delle donne del mondo”.
Nel suo viaggio Mihaela ha fotografato centinaia di donne nel loro ambiente circondate dalla loro cultura.

Mihaela ha lavorato qualche anno nel settore delle produzioni televisive prima di decidere deciso che era arrivato il momento di iniziare il suo viaggio. È nata in Romania ventinove anni fa e da due si muove in tutto il mondo con lo zaino in spalla e la sua macchina fotografica.

“Ho scattato le foto in molti luoghi diversi (a parte in Antartide). Ho incontrato la bellezza nelle favelas brasiliane, in quartieri turbolenti della Colombia, in una moschea iraniana, sul Plateau tibetano, nel più grande tempio buddista del Myanmar, nella foresta amazzonica. Ma anche in zone eleganti di Oxford, a New York e nei sobborghi di Sydney. L’obiettivo principale era quello di dimostrare che la bellezza è ovunque. Non è questione di cosmetici, denaro, razza o stato sociale, quanto di essere se stessi. Le tendenze globali ci fanno guardare e si comportano allo stesso, ma siamo tutti belli grazie alle nostre diversità. La bellezza è negli occhi di chi osserva”.

Viaggiando con un budget risicato in 37 paesi ha saputo integrarsi in diversi tipi di ambienti. Il fatto di cavarsela bene in 5 lingue le ha permesso di parlare con le donne che incontrava, cercando di farle sentire speciali, fiere e uniche. In alcuni paesi però l’unica modo per capirsi è stato il linguaggio del corpo.

“Preferisco fotografare volti naturali, senza make-up pesanti; catturare il momento di sincerità e serenità che si crea che trovo molto legato alla figura della donna. A volte ho avuto pochi secondi per realizzare un ritratto dopo un incontro casuale in strada. Altre volte ho anche trascorso un’ora per fare una sola fotografia”.

In molti si sono chiesti il motivo per cui Mihaela abbia scattato foto di giovani donne senza andare alla ricerca di donne di altre età. “Attraverso ‘L’Atlante della Bellezza’ ho voluto confrontare i volti del mondo per dimostrare che tutte le donne hanno qualcosa di bello. Penso che questo confronto debba basarsi sull’omogeneità anagrafica dei soggetti e così ho scelto un solo gruppo di età, quella a cui appartengo. In futuro vorrei allargare lo spettro, ma voglio farlo solo quando avrò i mezzi adeguati”.
È interessante ciò che dice Mihaela a proposito della bellezza femminile, il fatto che per lei ognuno deve coltivare una propria bellezza piuttosto che copiare quella di qualcun altro. “Alla fine l’originale è sempre migliore di una copia”, ci racconta la fotografa romena.

“Forse fra cinquant’anni tutte le donne potranno vestirsi e comportarsi allo stesso modo”. Noi ci chiediamo se sia questo qualcosa a cui la nostra civiltà deve aspirare piuttosto che preservare le tante diversità della bellezza e della natura che permettono al pianeta di essere estremamente vario e quindi affascinante. In fondo la speranza di Mihaela è quella che il suo progetto resti una testimonianza storica di culture e tradizioni di quest’epoca ed è per questo che ve ne parliamo.

Autore
Mihaela Noroc
www.theatlasofbeauty.com

Testo di Nicola Sacco

Attrezzatura
Canon EOS 5D Mark III
Canon EF 40mm
Canon EF 50mm
Canon EF 24-105mm

Link
Per supportare il progetto di Mihaela
www.theatlasofbeauty.com

Le donne di Kobane
www.wired.it

Enrico Brignano – La bellezza della donna
www.youtube.it

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