Il 20 gennaio 1969, Life realizzò un’edizione comprensiva di una identificata Special Section: The View from the Moon, illustrata con fotografie scattate dalla missione spaziale Apollo 8. Quel servizio fotografico visualizzò per la prima volta la Terra.

Life - Apollo 8 (La Terra sorge dalla Luna)
Su Life del 20 gennaio 1969, una serie di fotografie provenienti dalla missione spaziale Apollo 8 (21-27 dicembre 1968) ha visualizzato la Terra che sorge dalla Luna.

La data dell’allunaggio di Apollo 11, la prima missione Nasa con destinazione Luna, è nota a tutti; fa parte della Storia: 20 luglio 1969, per gli Stati Uniti (alle 22,56, ora di New York, per convenzione e codice l’ufficiale delle missioni spaziali statunitensi). Così come appartengono alla memoria collettiva, non soltanto al suo immaginario, le fotografie ufficiali che hanno documentato i primi passi dell’Uomo sul nostro satellite naturale.

Ovviamente, siamo a conoscenza delle speculazioni che affermano che quella missione non ha mai avuto luogo, così come le successive, fino alla conclusiva Apollo 17, la sesta in cronologia, dal 7 all’11 dicembre 1972 (Apollo 13 è tornata a casa, per un’avaria tecnica, che provocò giornate di panico assoluto: anche film, con la regia di Ron Howard, del 1995).

Insomma, non saremmo mai stati sulla Luna. No! Ci siamo stati, per un semplice motivo: che è letteralmente impossibile mantenere un segreto che coinvolge migliaia di persone! Casomai, proprio in relazione alla prima missione lunare, di Apollo 11, possiamo ipotizzare che alcune delle fotografie distribuite dalla Nasa, l’ente spaziale statunitense, magari proprio quelle più celebri e celebrate, possano essere state scattate preventivamente in teatri di posa, a Terra. Magari, in previsione di qualche imprevisto che avrebbe potuto compromettere la documentazione fotografica della missione.

Però, qui e ora, sottolineiamo come le fotografie delle passeggiate sul suolo lunare, di Neil A. Armstrong e Buzz Aldrin, siano state meno avvincenti, coinvolgenti e suggestive di quelle realizzate, l’inverno precedente, dalla missione Apollo 8 (21-27 dicembre 1968), la seconda missione con equipaggio del programma, la prima a raggiungere la Luna: due orbite attorno la Terra e le prime dieci orbite attorno la Luna, con debutto dell’Hasselblad 500 EL/70, con motore elettrico incorporato e magazzino per pellicole 70mm a doppia perforazione.

Le fotografie riprese nel corso della missione ebbero un’importanza determinante nell’ambito dell’intero progetto Apollo.

La vigilia di quel lontano Natale, arrivarono dallo Spazio immagini fantastiche. Non furono esaltate da una concitata diretta televisiva -come sarebbe avvenuto il luglio successivo per l’allunaggio di Apollo 11-, ma si imposero ugualmente nella memoria di tutti.

Infatti, nel corso della missione Apollo 8, gli astronauti si allontanarono dalla Terra tanto da poterla inquadrate tutta intera sullo sfondo nero. E poi, raggiunta l’orbita lunare, dopo aver sorvolato l’emisfero nascosto, videro e fotografarono la Terra che “sorgeva” sopra la Luna. Con questo primo controcampo, lo sguardo umano non si volgeva più verso l’infinito, bensì verso il luogo finito, lì dove c’erano le radici.

Un mese dopo quel Natale 1968, il 20 gennaio 1969, Life realizzò un numero comprensivo di una identificata Special Section, stillata in copertina: The View from the Moon, illustrata con fotografie provenienti dalla missione spaziale Apollo 8. Diversamente da quanto già visto in televisione, quel servizio fotografico visualizzò per la prima volta la Terra, per l’appunto fotografata al rientro dalla Luna.

Agli astronauti Frank Frederick Borman II, James “Jim” Arthur Lovell Jr e William Alison Anders fu affidato anche l’incarico di fotografare la superficie della Luna, alla ricerca del punto più indicato per l’allunaggio programmato per la missione Apollo 11. In assoluto, quelle di Apollo 8, per importanza missione seconda soltanto all’allunaggio del 20 luglio 1969, furono le fotografie più affascinanti riprese dagli astronauti statunitensi. Una delle sequenze più belle riportate dai voli spaziali è giusto quella nella quale si vede il globo terrestre, d’un blu marmorizzato, sorgere a poco a poco sul desolato orizzonte lunare per stagliarsi, infine, luminoso sullo sfondo nero profondo dello Spazio.

Aneddoto, leggenda, storia: questa celebre sequenza fotografica stava per non essere realizzata. Frank Borman, il comandante, vide che la Terra stava per sorgere e chiese di scattare a William Anders, il fotografo incaricato della missione. Questi si rifiutò, dicendo che quanto gli veniva richiesto non era previsto dal protocollo operativo. Lo stesso Borman prese allora l’Hasselblad di Anders e scattò lui stesso.