Nato il 18 maggio 1822 (altre fonti datano 1823), Mathew B. Brady è stato un fotografo americano che ha illuminato l’Ottocento: è celebrato per i suoi ritratti di personaggi politici e le sue fotografie della guerra Civile americana (1861-1865).
Dopo un apprendistato professionale con l’artista William Page (1811-1885) e l’inventore Samuel Finley Breese Morse (1791-1872), che nel 1837 aveva inventato il telegrafo elettrico e il relativo codice (Codice Morse), e che fu il primo a portare la dagherrotipia negli Stati Uniti, Mathew B. Brady aprì un proprio studio fotografico a New York, nel 1844. Successivamente, nel 1848, ne avviò un secondo a Washington DC; e poi, dal 1852, allestì un altro studio newyorkese, con annessa galleria espositiva.
Sull’esempio di quanto stava già accadendo a Parigi, pubblicizzò molto la sua attività di ritrattista, impegnandosi a fotografare personaggi illustri del proprio tempo. Tra l’altro, si attribuiscono a Mathew B. Brady ritratti di tutti i presidenti degli Stati Uniti (in carica e dopo mandato), da John Quincy Adams (1767-1848) a Grover Cleveland (1837-1908), ad esclusione di William Henry Harrison (1773-1841), morto un mese dopo il suo insediamento alla Casa Bianca.
Allo scoppio della guerra Civile americana, il 12 aprile 1861, Mathew B. Brady intuì la necessità di documentarla fotograficamente. Approntò uno staff di venti fotografi, e li inviò in tutte le zone di guerra (tra loro, i più famosi, che avrebbero raggiunto personalità propria, furono Alexander Gardner e Timothy H. O’Sullivan). Occasionalmente, lui stesso ha fotografato i campi di battaglia: per certo, a Bull Run, Antietam, e Gettysburg.
Comunque, il progetto di documentazione della guerra Civile rovinò finanziariamente Mathew B. Brady, che vi aveva investito centomila dollari dell’epoca, fiducioso nella risposta del governo, che ai tempi non mostrò alcun interesse (oggi, invece, queste fotografie appartengono al patrimonio nazionale).
Nel 1873, Mathew B. Brady fu costretto a chiudere tutte le sue attività. A un’asta pubblica, il suo archivio fu acquistato dal Dipartimento della Guerra, per 2840 dollari. Due anni dopo, il Congresso gli concesse venticinquemila dollari, con i quali coprì alcuni suoi debiti. Nel 1896, è morto solo, e praticamente dimenticato, in un ospedale di carità.