Sergio Marcelli

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SM12Orimoto1 Sergio Marcelli Blog

Fotografia e arte contemporanea

Tatsumi Orimoto è un artista giapponese, formatosi al seguito di fluxus, il cui lavoro si orienta soprattutto verso l’atto performativo e quindi, inevitabilmente, anche attraverso la documentazione fotografica.

SM11Cordier Sergio Marcelli Blog

Chimigramma

Inventato da Pierre Cordier durante la leva militare, nella seconda metà degli anni Cinquanta del secolo scorso, il chimigramma sostituisce la carta fotosensibile alla tela, la chimica al pigmento, divenendo un ibrido fra fotografia e pittura.

SM09Bresson Sergio Marcelli Blog

Elogio alla focale fissa

È noto come alcuni fotografi preferiscano scattare usando obiettivi a focale fissa, con qualche esempio celebre, primo fra tutti Henri Cartier-Bresson ed il suo inseparabile 50mm.

SM07Nitidezza Sergio Marcelli Blog

Nitidezza versus rumore

In passato si riteneva che la capacità di distinguere i dettagli dipendesse, oltre che dalla qualità dell’obiettivo, dalla finezza della grana. Questa può essere misurata dal potere risolutivo ricavato a partire dalla riproduzione di una mira ottica, e cioè un grafico composto di tante linee via via più sottili.

SM06Colori Sergio Marcelli Blog

Lo spazio colore

Rosso, verde e blu (RGB) sono i colori della sintesi additiva. Sommati insieme in egual misura danno il bianco, a coppia i colori della sintesi sottrattiva: ciano, magenta e giallo (CMYK).

SM04Ammonio Sergio Marcelli Blog

Il fissaggio alcalino

Funzione del fissaggio è quella di rendere solubili i sali di argento non anneriti con lo sviluppo. Questo importante passaggio serve a preservare le fotografie dalla luce che altrimenti continuerebbe il proprio processo di annerimento.

Edison Sergio Marcelli Blog

Dal cinema al full frame

I primi formati di ripresa nascono per le lastre dagherrotipe: una di queste misura per convenzione 165x326mm, ma per economia, presto, i fotografi iniziano a dividerle.

Nadar Sergio Marcelli Blog

Negativi perfetti, anche in digitale

Nadar è noto soprattutto per i ritratti: concentrato a rappresentare la psicologia dell’individuo, elimina dalla scenografia i tipici fondali dipinti, pone l’attenzione sull’illuminazione e scarta il ritocco del negativo, in uso al suo tempo.